In umido, per risotti
Ossobuchi
In umido, stufati e per i bolliti. Col midollo si prepara il brodo per il risotto.
Risparmi il 20% se acquisti il taglio intero nel formato 4 kg
CASCINA VALEGGIA consiglia:
Con l’ossobuco alla milanese meglio evitare vini rossi freschi e leggeri che in questo caso non sono molto indicati. Consigliamo il rosso del Monferrato per eccellenza, la Barbera, grande personalità, buona struttura, perfetta per sostenere il sapore deciso del piatto; per un binomio perfetto Barbera DOCG, Barbera d’Asti, Barbera d’Asti Superiore biologico.
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€ 6.30 – € 40.00
Scheda tecnica
L’ossobuco si ricava tagliando trasversalmente il geretto (stinco), l’ultimo muscolo della gamba bovina prima del piede.
Può essere sia anteriore, o posteriore, tenero, di forma rotonda e con più midollo.
L’ossobuco consta di una fetta di carne con la sua sezione di osso e il rispettivo midollo. Infatti, come dice il nome, comprende l’ osso centrale con il suo midollo che, sciogliendosi in cottura, trattandosi di una sostanza grassa, regala sapore al piatto.
La ricetta più famosa è sicuramente il risotto alla milanese con zafferano, ma questo taglio di carne si presta benissimo anche per cotture in umido in bianco o con la variante al pomodoro, con polenta, con funghi.
Il nostro impegno, dalla terra alla tavola: tutte le nostre carni hanno una frollatura minima di 15 giorni fino a 25 giorni, per garantire una massima morbidezza e qualità al cliente.
Molti lo dicono, noi lo facciamo! In 5 passi, ecco come:
- Bovini e caprini sono allevati nelle nostre stalle in ampi box dove possono muoversi tranquillamente, alimentati con mangimi di cui garantiamo la tracciabilità e provenienza e foraggi che produciamo noi stessi grazie ai nostri campi. La produzione di carni e salumi rispetta i metodi e le tradizioni imparate dai nonni
- Produciamo il vino con uva dei nostri vigneti: tutte le vigne sono inerbite, limitando così l’erosione del suolo. Lavoriamo in un agroecosistema vigneto molto complesso.
- Due impianti fotovoltaici a tetto coprono ampiamente il nostro fabbisogno aziendale. Siamo perciò anche produttori di energia elettrica pulita.
- Produciamo e vendiamo direttamente senza intermediari (nel punto vendita e online): al nostro sistema di filiera corta affianchiamo produttori locali (si considerano a Km zero gli alimenti prodotti nel raggio massimo di 70 chilometri dal luogo di vendita o di consumo, o provenienti dalla stessa provincia)
- Per chiudere il sistema virtuoso, trasformiamo i nostri prodotti in cibo genuino che portiamo in tavola nel nostro agriturismo, in questo modo riduciamo al massimo gli sprechi. Preferiamo la sostanza ai “fronzoli”.
CONGELARE: la carne cotta congelata va consumata entro e non oltre 1-2 mesi, mentre per la carne fresca congelata (-18°C) i tempi di conservazione domestica in congelatore dipendono dalla tipologia:
• carne di manzo pezzo intero 9 mesi • carne di manzo a fettine 4-6 mesi;
• salsiccia 1-2 mesi • carni suine 4 mesi;
• carni ovine 2-3- mesi.
SCONGELARE: per scongelare la carne in modo sicuro ed evitare la perdita di qualità è importante seguire alcune regole:
• scongelare la carne nella parte bassa del frigorifero, ponendola su un piatto o un recipiente;
• scongelare la carne il giorno prima del consumo se si tratta di pezzi grossi oppure la mattina stessa se si tratta di pezzi piccoli; nel caso di hamburger surgelati è possibile cuocerli in padella senza scongelarli;
• non ricongelare la carne scongelata, a meno che non sia stata cotta.
Fonte carnisostenibili.it
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